Ho segnalato in grassetto una frase molto importante e bella, con cui Cicerone sottolinea l’importanza della conoscenza storica.
Cicerone, Orator, XXXIV (119-120)
XXXIV. [119] Volo enim prius habeat orator rem de qua dicat, dignam auribus eruditis, quam cogitet quibus verbis quidque dicat [aut quo modo]; quem etiam, quo grandior sit et quodam modo excelsior, […] ne physicorum quidem esse ignarum volo.
Voglio infatti che l’oratore abbia l’argomento di cui parlare, degno di orecchie colte, prima di pensare con quali parole dire ciascuna cosa [o in che modo]; voglio addirittura che egli, affinché sia più grandioso e in certo senso più elevato, non sia ignaro nemmeno dei fisici
Omnia profecto, cum se a caelestibus rebus referet ad humanas, excelsius magnificentiusque et dicet et sentiet. [120] Cum illa divina cognoverit, nolo ignoret ne haec quidem humana. Ius civile teneat, quo egent causae forenses cotidie.
Certamente, quando si riporterà dalle cose celesti a quelle umane dirà e percepirà tutto in modo più elevato e magnifico. [120] Dopo aver appreso quelle cose divine, non voglio che ignori nemmeno queste umane. Possieda il diritto civile, di cui ogni giorno hanno bisogno le cause dei tribunali.
Quid est enim turpius quam legitimarum et civilium controversiarum patrocinia suscipere, cum sis legum et civilis iuris ignarus?
Che cosa c’è di più turpe che assumere i patrocini di controversie legali e civili, essendo ignari di leggi e diritto civile?.
Cognoscat etiam rerum gestarum et memoriae veteris ordinem, maxime scilicet nostrae civitatis, sed etiam imperiosorum populorum et regum inlustrium; […]
Conosca anche la successione delle imprese compiute e dell’epoca antica, soprattutto ovviamente della nostra civiltà (ma anche città va bene), ma anche dei popoli potenti e dei re illustri; […]
Nescire autem quid ante quam natus sis acciderit, id est semper esse puerum. Quid enim est aetas hominis, nisi ea memoria rerum veterum cum superiorum aetate contexitur?
Non conoscere infatti cosa è accaduto prima di quando tu sia nato, significa essere sempre un bambino. Che cos’è infatti l’età di un uomo, se non si ricollega con l’età dei fatti precedenti grazie alla memoria di quelli antichi?
Commemoratio autem antiquitatis exemplorumque prolatio summa cum delectatione et auctoritatem orationi adfert et fidem.
Del resto il ricordo dell’antichità e la presentazione di esempi apporta con sommo piacere autorità e fiducia all’orazione.
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