1 A – 314 p. 307

 



Nepote, Eumene, 11, 1-4

Cum Antigonus eum in custodiam dedisset et praefectus custodum quaesisset, quemadmodum servari vellet, `Ut acerrimum' inquit `leonem aut ferocissimum elephantum'. Nondum enim statuerat, conservaret eum necne.

Avendolo Antigono messo in carcere e avendo chiesto il capo delle guardie come volesse che fosse sorvegliato, «Come un leone fortissimo» disse «o un elefante ferocissimo». Infatti non aveva ancora deciso se mantenerlo in vita o no.

2 Veniebat autem ad Eumenem utrumque genus hominum, et qui propter odium fructum oculis ex eius casu capere vellent, et qui propter veterem amicitiam colloqui consolarique cuperent … 

Andavano dunque da Eumene entrambi i tipi di uomini, sia coloro che a causa dell’odio volevano trarre godimento con gli occhi dalla sua caduta, sia coloro che per l’antica amicizia desideravano parlarci e consolarlo …

3 At Eumenes cum diutius in vinclis esset, ait Onomarcho, penes quem summa imperii erat custodiae, se mirari, quare iam tertium diem sic teneretur:

Eumene però siccome si trovava in catene da parecchio tempo, disse a Onomarco, presso il quale si trovava tutta la responsabilità della custodia, che si stupiva del motivo per cui era già da tre giorni era così tenuto in catene:

non enim hoc convenire Antigoni prudentiae, ut sic deuteretur victo; quin aut interfici aut missum fieri iuberet.

non si addiceva questo alla saggezza di Antigono, che trattase così male un vinto; che ordinasse anzi o che fosse o ucciso o lasciato andare.

4 Hic cum ferocius Onomarcho loqui videretur, `Quid tu?' inquit `animo si isto eras, cur non in proelio cecidisti potius, quam in potestatem inimici venires?’

Siccome questo (cioè Eumene) sembrava parlare troppo fieramente, «Perché,» disse (il soggetto è Onomarco, ma si capisce solo dal contesto) «se eri di questa disposizione d’animo, perché non cadesti in battaglia piuttosto che giungere in potere del nemico?»

5 Huic Eumenes `Utinam quidem istud evenisset! Sed eo non accidit, quod numquam cum fortiore sum congressus.

A questo Eumene «Magari fosse capitato questo! Ma non accadde per il fatto che non mi sono mai scontrato con uno più forte.

Non enim cum quoquam arma contuli, quin is mihi succubuerit; non enim virtute hostium, sed amicorum perfidia decidi'. Neque id erat falsum.

Infatti non ho intrecciato le armi con alcuno che non mi abbia dovuto soccombere; infatti sono caduto non per il valore dei nemici, ma per la perfidia degli amici». E ciò non era falso.

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