3 I – compito latino dicembre

 

Maximum hoc est et officium sapientiae et indicium, ut verbis opera concordent, ut ipse ubique par sibi idemque sit.

Questo è il più importante dovere e segno della sapienza, che le azioni concordino con le parole, che uno sia ovunque pari e identico a se stesso.

'Quis hoc praestabit?' Pauci, aliqui tamen. Est enim difficile hoc; nec hoc dico, sapientem uno semper iturum gradu, sed una via.

“Chi assicurerà ciò?” Pochi, tuttavia alcuni. Non è facile in effetti; e non dico questo, che il sapiente andrà sempre dello stesso passo, ma per la stessa via.

[...] Unam semel ad quam vivas regulam prende et ad hanc omnem vitam tuam exaequa.

Prendi una regola secondo cui vivere e adegua a questa tutta la tua vita.

Etiam nunc dicam unde sit ista inconstantia et dissimilitudo rerum consiliorumque:

Anche ora ti dirò da dove nasca questa incostanza e questo contrasto tra azioni e decisioni:

nemo proponit sibi quid velit, nec si proposuit perseverat in eo, sed transilit; nec tantum mutat sed redit et in ea quae deseruit ac damnavit revolvitur.

Nessuno pone davanti a sé ciò che vuole, e se anche se lo è posto, non persevera in ciò, ma salta oltre; e non solo lo cambia ma fa ritorno e riprecipita in quei propositi che ha abbandonato e condannato.

 [...] quid est sapientia? semper idem velle atque idem nolle.

Cos’è la sapienza? sempre volere la medesima cosa e non volere la medesima cosa.

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