2 L – 197 pag. 271 (L’ora di versione)

 

Cicerone, De officiis, III

[97] Utile videbatur Ulixi, ut quidem poetae tragici prodiderunt, nam apud Homerum, optimum auctorem, talis de Ulixe nulla suspicio est, sed insimulant eum tragoediae simulatione insaniae militiam subterfugere voluisse.

Sembrava utile ad Ulisse, come almeno tramandarono i poeti tragici, infatti presso Omero, autore ottimo, non vi è nessuna insinuazione del genere su Ulise, ma le tragedie lo accusano di aver voluto sottrarsi al servizio militare con la simulazione della pazzia.

Non honestum consilium, at utile, ut aliquis fortasse dixerit, regnare et Ithacae vivere otiose cum parentibus, cum uxore, cum filio.

Un proposito non onesto, ma utile, come forse qualcuno potrebbe dire, regnare e vivere in pace ad Itaca con i genitori, con la moglie col figlio.

Ullum tu decus in cotidianis laboribus cum hac tranquillitate conferendum putas?

Tu pensi che una qualche dignità nelle quotidiane fatiche debba essere paragonata con questa tranquillità?

Ego vero istam contemnendam et abiciendam, quoniam quae honesta non sit ne utilem quidem esse arbitror.

Io invece ritengo che questa tranquillità sia da disprezzare e rifiutare, poiché quella che non è onesta non è nemmeno utile.

[98] Quid enim auditurum putas fuisse Ulixem, si in illa simulatione perseverasset?

Cosa pensi che avrebbe ascoltato (cioè quali rimproveri) Ulisse, se avesse insisito in quella simulazione?

[99] Illi vero non modo cum hostibus, verum etiam cum fluctibus, id quod fecit, dimicare melius fuit quam deserere consentientem Graeciam ad bellum barbaris inferendum.

Sarebbe stato meglio per lui combattere non solo coi nemici ma anche coi flutti, cosa che fece, piuttosto che abbandonare una Grecia unanime nel portare guerra ai barbari.

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