1 A – 311 pag. 305


Nepote, Agesilao, 7, 2-4

[7] Sine dubio post Leuctricam pugnam Lacedaemonii se numquam refecerunt  neque pristinum imperium recuperarunt,

Senza dubbio dopo la battaglia di Leuttra gli Spartani non si ripresero mai né recuperarono l’antica potenza,

cum interim numquam Agesilaus destitit, quibuscumque rebus posset, patriam iuvare.

quando invece Agesilao non rinunciò mai, nelle cose in cui poteva, ad aiutare la patria.

2 Nam cum praecipue Lacedaemonii indigerent pecunia, ille omnibus, qui a rege defecerant, praesidio fuit;

Infatti quando gli Spartani erano particolarmente bisognosi di denaro, egli andò in soccorso di tutti coloro che si erano ribellati al re (quello persiano);

a quibus magna donatus pecunia patriam sublevavit.

e avendo ricevuto in dono grandi quantità di denaro diede sollievo alla patria.

3 Atque in hoc illud in primis fuit admirabile, cum maxima munera ei ab regibus ac dynastis civitatibusque conferrentur,

E in costui (maschile) fu soprattuto ammirevole quella cosa (neutro), quando gli venivano attribuiti grandissimi doni da re e principi e da città,

quod nihil umquam domum suam contulit, nihil de victu, nihil de vestitu Laconum mutavit.

cioè che nulla mai riportò a casa sua, nulla mutò del modo di vivere, nulla del modo di vestire degli Spartani.

4 Domo eadem fuit contentus, qua Eurysthenes, progenitor maiorum suorum, fuerat usus;

Si accontentò della medesima casa che Euristene, capostipite dei suoi antenati, aveva usato;

quam qui intrarat, nullum signum libidinis, nullum luxuriae videre poterat, contra ea plurima patientiae atque abstinentiae:

e chi vi era entrato, non poteva vedere alcun segno di capriccio, nessuno di lusso, al contrario moltissimi di rigore e parsimonia:

sic enim erat instructa, ut in nulla re differret cuiusvis inopis atque privati.

era arredata infatti così da non differire in nessun aspetto da quella di un qualunque citadino povero e privato.

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