Il talento è un dono di natura, ma l'educazione lo raffina
Il brano è tratto dall’orazione Contro i sofisti, che è il manifesto della scuola di retorica di Isocrate. Qui distingue due categorie di uomini, quelli con attitudine e quelli senza. Solo i primi possono diventare veri oratori, ma i secondi possono comunque trarre vantaggio dall’educazione retorica e progredire.
PRE-TESTO
Εἰ δὲ δεῖ μὴ μόνον κατηγορεῖν τῶν ἄλλων ἀλλὰ καὶ τὴν ἐμαυτοῦ δηλῶσαι διάνοιαν, ἡγοῦμαι πάντας ἄν μοι τοὺς εὖ φρονοῦντας συνειπεῖν ὅτι πολλοὶ μὲν τῶν φιλοσοφησάντων ἰδιῶται διετέλεσαν ὄντες, ἄλλοι δέ τινες οὐδενὶ πώποτε συγγενόμενοι τῶν σοφιστῶν καὶ λέγειν καὶ πολιτεύεσθαι δεινοὶ γεγόνασιν.
«Se bisogna non solo accusare gli altri ma anche chiarire il mio pensiero, ritengo che tutte le persone assennate potrebbero concordare con me sul fatto che i più tra coloro che si sono dedicati alla filosofia hanno continuato a essere privati cittadini, altri invece che non hanno mai frequentato nessuno dei sapienti sono diventati abili sia a parlare sia a fare politica».
TESTO
Αἱ μὲν γὰρ δυνάμεις καὶ τῶν λόγων καὶ τῶν ἄλλων ἔργων ἁπάντων ἐν τοῖς εὐφυέσιν ἐγγίγνονται καὶ τοῖς περὶ τὰς ἐμπειρίας γεγυμνασμένοις·
Infatti le capacità sia dei discorsi sia di tutte le altre attività si trovano sia in quelli naturalmente dotati sia in quelli che si sono esercitati nelle esperienze;
ἡ δὲ παίδευσις τοὺς μὲν τοιούτους τεχνικωτέρους καὶ πρὸς τὸ ζητεῖν εὐπορωτέρους ἐποίησεν·
l’educazione però rende tali persone più abili tecnicamente e più ricche di risorse nella ricerca degli argomenti:
οἷς γὰρ νῦν ἐντυγχάνουσι πλανώμενοι, ταῦτ’ ἐξ ἑτοιμοτέρου λαμβάνειν αὐτοὺς ἐδίδαξεν,
infatti gli argomenti in cui ora si imbattono per caso, questi insegna loro a coglierli più prontamente,
τοὺς δὲ καταδεεστέραν τὴν φύσιν ἔχοντας ἀγωνιστὰς μὲν ἀγαθοὺς ἢ λόγων ποιητὰς οὐκ ἂν ἀποτελέσειεν,
invece coloro che hanno una predisposizione naturale più povera non potrebbe renderli valenti polemisti o compositori di discorsi,
αὐτοὺς δ’ ἂν αὑτῶν προαγάγοι καὶ πρὸς πολλὰ φρονιμωτέρως διακεῖσθαι ποιήσειεν.
però potrebbe farli progredire e far loro avere una disposizione più perspicace in molti ambiti.
Βούλομαι δ’ ἐπειδή περ εἰς τοῦτο προῆλθον, ἔτι σαφέστερον εἰπεῖν περὶ αὐτῶν.
Però, siccome appunto sono arrivato a questo punto, voglio parlare su queste cose ancora più chiaramente.
POST-TESTO
Φημὶ γὰρ ἐγὼ τῶν μὲν ἰδεῶν, ἐξ ὧν τοὺς λόγους ἅπαντας καὶ λέγομεν καὶ συντίθεμεν, λαβεῖν τὴν ἐπιστήμην οὐκ εἶναι τῶν πάνυ χαλεπῶν, ἤν τις αὑτὸν παραδιδῷ μὴ τοῖς ῥᾳδίως ὑπισχνουμένοις ἀλλὰ τοῖς εἰδόσιν τι περὶ αὐτῶν· τὸ δὲ τούτων ἐφ’ ἑκάστῳ τῶν πραγμάτων ἃς δεῖ προελέσθαι καὶ μείξασθαι πρὸς ἀλλήλας καὶ τάξασθαι κατὰ τρόπον, ἔτι δὲ τῶν καιρῶν μὴ διαμαρτεῖν ἀλλὰ καὶ τοῖς ἐνθυμήμασι πρεπόντως ὅλον τὸν λόγον καταποικῖλαι καὶ τοῖς ὀνόμασιν εὐρύθμως καὶ μουσικῶς εἰπεῖν, ταῦτα δὲ πολλῆς ἐπιμελείας δεῖσθαι καὶ ψυχῆς ἀνδρικῆς καὶ δοξαστικῆς ἔργον εἶναι.
«Dico infatti che acquisire la scienza delle figure retoriche, a partire dalle quali sia diciamo sia componiamo tutti i discorsi, non è tra le cose più difficili, qualora uno si affidi non a coloro che fanno facili promesse ma a coloro che sanno qualcosa a riguardo; invece sciegliere, tra tutte le azioni relative a ciascun argomento, quelle dovute e mescolarle tra loro e disporle adeguatamente, e inoltre non fallire le occasioni ma anche ornare convenientemente l’intero discorso con pensieri ed esprimerli a parole con ritmo e musicalità, ebbene questo ha bisogno di molta cura ed è proprio di uno spirito energico e arguto».
Isocrate
- Dopo aver tradotto il brano proposto commentalo facendo confronti con altri testi a te noti.
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