Sed ab antiqua philosophia usque ad Socratem, qui Archelaum, Anaxagorae discipulum, audierat,
Ma dall’antica filosofia fino a Socrate, che aveva ascoltato Archelao, discepolo di Anassagora,
numeri motusque tractabantur, et unde omnia orerentur quove reciderent, studioseque ab is siderum magnitudines intervalla cursus anquirebantur et cuncta caelestia.
erano trattati i numeri e i moti, e da dove tutte le cose nascessero e dove morissero e con zelo erano ricercati da quelli le grandezze delle stelle le distanze le orbite e tutti i fenomeni celesti.
Socrates autem primus philosophiam devocavit e caelo et in urbibus conlocavit et in domus etiam introduxit et coegit de vita et moribus rebusque bonis et malis quaerere.
Socrate per primo fece scendere dal cielo la filosofia e la collocò nelle città e la introdusse persino nelle case e costrinse a ricercare sulla vita e sui costumi e sulle cose buone e cattive.
Cuius multiplex ratio disputandi rerumque varietas et ingeni magnitudo Platonis memoria et litteris consecrata plura genera effecit dissentientium philosophorum, e quibus nos id potissimum consecuti sumus, quo Socratem usum arbitrabamur, ut nostram ipsi sententiam tegeremus, errore alios levaremus et in omni disputatione, quid esset simillimum veri, quaereremus.
E il suo molteplice metodo di disputare e la varietà degli argomenti e la grandezza dell’ingegno, consacrati dalla memoria e dagli scritti di Platone, produsse parecchi generi di filosofi in contrasto tra loro, tra i quali noi abbiamo seguito soprattutto quello che pensavamo Socrate avesse usato, per sostenere da soli la nostra opinione, sollevare gli altri dall’errore e in ogni discussione ricercare ciò che è la cosa più simile alla verità.
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