ΙΣ.
Οἴμοι· φρόνησον, ὦ κασιγνήτη, πατὴρ
ὡς νῷν ἀπεχθὴς δυσκλεής τ' ἀπώλετο, 50
πρὸς αὐτοφώρων ἀμπλακημάτων διπλᾶς
ὄψεις ἀράξας αὐτὸς αὐτουργῷ χερί·
Is.
Ahimé: pensa, sorella, come nostro
padre morì odiato e infamato,
per colpe da lui stesso svelate dopo aver trafitto
i due occhi egli stesso con la sua stessa mano;
ἔπειτα μήτηρ καὶ γυνή, διπλοῦν ἔπος,
πλεκταῖσιν ἀρτάναισι λωβᾶται βίον·
poi la madre e moglie, doppio nome,
con corde intrecciate sfregia la vita;
τρίτον δ' ἀδελφὼ δύο μίαν καθ' ἡμέραν 55
αὐτοκτονοῦντε τὼ ταλαιπώρω μόρον
κοινὸν κατειργάσαντ' ἐπαλλήλοιν χεροῖν.
e come terza sciagura i fratelli, entrambi in un solo giorno,
uccidendosi a vicenda, i disgraziati, compirono
il destino comune per mano uno dell’altro.
Νῦν δ' αὖ μόνα δὴ νὼ λελειμμένα σκόπει
ὅσῳ κάκιστ' ὀλούμεθ', εἰ νόμου βίᾳ
ψῆφον τυράννων ἢ κράτη παρέξιμεν. 60
E ora noi due pure, rimaste davvero sole, considera
quanto turpemente morremo, se facendo violenza alla
legge violeremo il decreto dei tiranni o i loro poteri.
Ἀλλ' ἐννοεῖν χρὴ τοῦτο μὲν γυναῖχ' ὅτι
ἔφυμεν, ὡς πρὸς ἄνδρας οὐ μαχουμένα·
ἔπειτα δ' οὕνεκ' ἀρχόμεσθ' ἐκ κρεισσόνων
καὶ ταῦτ' ἀκούειν κἄτι τῶνδ' ἀλγίονα.
È necessario invece pensare a questo, che noi due siamo
donne, nature non destinate a combattere contro uomini;
inoltre, poiché siamo comandate da persone più forti,
si deve ubbidire sia a queste imposizioni sia a quelle più penose di queste.
Ἐγὼ μὲν οὖν αἰτοῦσα τοὺς ὑπὸ χθονὸς 65
ξύγγνοιαν ἴσχειν, ὡς βιάζομαι τάδε,
τοῖς ἐν τέλει βεβῶσι πείσομαι· τὸ γὰρ
περισσὰ πράσσειν οὐκ ἔχει νοῦν οὐδένα.
Io dunque chiedendo a quelli di sotterra
di avere indulgenza, in quanto sono forzata a ciò,
ubbidirò a coloro che si trovano al potere: infatti
compiere atti straordinari non ha nessun senso.
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