domenica 28 luglio 2024

Seneca, Epistulae, 11

  Ingenium et ars


  1. Nulla enim sapientia naturalia corporis aut animi vitia ponuntur: quidquid infixum et ingenitum est lenitur arte, non vincitur.

    «1. Da nessuna sapienza sono deposti i difetti naturali del corpo e dello spirito: qualsiasi cosa sia radicata in profondità e congenita è attenuata da una conoscenza tecnica, non vinta».

    10. Elige eum cuius tibi placuit et vita et oratio et ipse animum ante se ferens vultus; illum tibi semper ostende vel custodem vel exemplum. Opus est, inquam, aliquo ad quem mores nostri se ipsi exigant: nisi ad regulam prava non corriges.

    «10. Scegli quello di cui ti siano piaciute la vita e le parole e il volto stesso che presenta davanti a sé l’animo; mostralo sempre a te stesso vuoi come tutore vuoi come esempio. C’è bisogno, dico, di qualcuno su cui i nostri costumi si regolino: non correggerai i difetti se non secondo una regola».

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