martedì 17 giugno 2025

Esercizio per la prova di LATINO – Maturità 2025 – fine

 Plinio il Giovane, Epistulae, V, 8

 

12 Tu tamen iam nunc cogita quae potissimum tempora aggrediar. Vetera et scripta aliis? Parata inquisitio, sed onerosa collatio. Intacta et nova? Graves offensae levis gratia.

«12. Tu tuttavia pensa già da ora quali periodi soprattutto dovrei affrontare. Quelli antichi e scritti da altri? Indagine a portata di mano, ma il confronto è gravoso. Mai toccati e nuovi? Pesanti gli attriti scarsa la riconoscenza».

13 Nam praeter id, quod in tantis vitiis hominum plura culpanda sunt quam laudanda, tum si laudaveris parcus, si culpaveris nimius fuisse dicaris, quamvis illud plenissime, hoc restrictissime feceris.

«13. Giacché, a parte il fatto che in così grandi vizi degli uomini sono di più le cose da incolpare che quelle da elogiare, se tu elogiassi si direbbe che sei stato parco, se incolpassi che sei stato eccessivo, per quanto tu abbia fatto quello con la massima pienezza, questo con la massima ristrettezza».

14 Sed haec me non retardant; est enim mihi pro fide satis animi: illud peto praesternas ad quod hortaris, eligasque materiam, ne mihi iam scribere parato alia rursus cunctationis et morae iusta ratio nascatur. Vale.

«14. Queste cose però non mi fermano; ho infatti sufficiente coraggio, lo dico sinceramente: quello chiedo, aprimi la strada alla quale mi esorti, e scegli un argomento, affinché per me, che ormai sono pronto a scrivere, non sorga un’altra giusta ragione per temporeggiare e indugiare. Sta’ bene».

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