venerdì 14 novembre 2025

Euripide, Baccanti – Introduzione di Dodds – cap. III. IL POSTO DELLE BACCANTI NELL’OPERA DI EURIPIDE – Maturità 2026 – 9

 

Nella sezione «Pagine» si trovano i capitoli precedenti con il PDF. 


Il suo metodo prediletto è assumere un punto di vista unilaterale, una nobile mezza verità, per mostrare la sua nobiltà, e poi mostrare il disastro al quale essa conduce i suoi ciechi seguaci – perché essa è dopo tutto solo una parte della verità1. E’ così che egli ci mostra nellIppolito la bellezza e la limitata insufficienza dellideale ascetico, nellEracle lo splendore della forza fisica e del coraggio e il suo precipitare in megalomania e rovinaè così che nei suoi drammi di vendetta – MedeaEcubaElettra – la simpatia dello spettatore prima è rivolta al vendicatore e poi indotta ad estendersi alle sue vittime. Le Baccanti sono costruite sullo stesso principio: il poeta non ha né sminuito il gioioso scoppio di vitalità che l’esperienza dionisiaca comporta, né attenuato lorrore ferino del menadismo “nero”; deliberatamente egli guida il suo pubblico attraverso lintera gamma delle emozioni, dalla simpatia per il dio perseguitato, attraverso leccitazione dei prodigi del palazzo e la macabra tragicommedia della scena del la toilette, a condividere, alla fine, la reazione di Cadmo contro quella giustizia inumana. E’ un errore chiedersi che cosa egli stia tentando di “dimostrare”: il suo proposito in questo, come in tutti i suoi più grandi drammi, non è di dimostrare qualcosa, ma di ampliare la nostra sensibilità – che è, come il Dr. Johnson diceva, il proposito proprio di un poeta.


1 Cfr. MurrayEuripides and his age, 187.


p.s.

Statistiche del blog:

Sempre: 68655

Oggi: 1476

Ieri: 1852

Questo mese: 15168

Il mese scorso: 15244

Nessun commento:

Posta un commento