Ἔφη γὰρ δὴ παραγενέσθαι ἐρωτωμένῳ ἑτέρῳ ὑπὸ ἑτέρου ὅπου εἴη Ἀρδιαῖος ὁ μέγας. ὁ δὲ Ἀρδιαῖος οὗτος τῆς Παμφυλίας ἔν τινι πόλει τύραννος ἐγεγόνει, ἤδη χιλιοστὸν ἔτος εἰς ἐκεῖνον τὸν χρόνον, γέροντά τε πατέρα ἀποκτείνας [d] καὶ πρεσβύτερον ἀδελφόν, καὶ ἄλλα δὴ πολλά τε καὶ ἀνόσια εἰργασμένος, ὡς ἐλέγετο. ἔφη οὖν τὸν ἐρωτώμενον εἰπεῖν, "Οὐχ ἥκει," φάναι, "οὐδ' ἂν ἥξει δεῦρο.
«Disse infatti di essersi accostato a un tizio interrogato da un altro su dove fosse il grande Ardieo. Questo Ardieo era stato tiranno in una città della Panfilia, ormai mille anni prima di quel tempo, avendo ucciso il vecchio padre e il fratello maggiore, e avendo compito molti altre empietà, come si diceva. Disse dunque che l’interrogato rispose: “Non è giunto,” affermò, “né potrà giungere qui».
ἐθεασάμεθα γὰρ οὖν δὴ καὶ τοῦτο τῶν δεινῶν θεαμάτων· ἐπειδὴ ἐγγὺς τοῦ στομίου ἦμεν μέλλοντες ἀνιέναι καὶ τἆλλα πάντα πεπονθότες, ἐκεῖνόν τε κατείδομεν ἐξαίφνης καὶ ἄλλους ‑ σχεδόν τι αὐτῶν τοὺς πλείστους τυράννους· ἦσαν δὲ καὶ ἰδιῶταί τινες τῶν [e] μεγάλα ἡμαρτηκότων ‑ οὓς οἰομένους ἤδη ἀναβήσεσθαι οὐκ ἐδέχετο τὸ στόμιον, ἀλλ' ἐμυκᾶτο ὁπότε τις τῶν οὕτως ἀνιάτως ἐχόντων εἰς πονηρίαν ἢ μὴ ἱκανῶς δεδωκὼς δίκην ἐπιχειροῖ ἀνιέναι.
«Vedemmo infatti anche questo tra i terribili spettacoli: dopo che eravamo vicino allo sbocco sul punto di risalire e dopo aver subito tutte le altre pene, scorgemmo quello all’improvviso e altri – la maggior parte di essi più o meno tiranni; c’erano anche dei privati cittadini, di quelli che avevano commesso grandi peccati – i quali, mentre pensavano che ormai sarebbero risaliti, lo sbocco non li accettava, ma muggiva ogni volta che tentava di risalire uno di quelli che erano così inguaribili per malvagità o che non aveva pagato a sufficienza il fio».
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