Καὶ οὕτως, ὦ Γλαύκων, μῦθος ἐσώθη καὶ οὐκ ἀπώλετο, [c] καὶ ἡμᾶς ἂν σώσειεν, ἂν πειθώμεθα αὐτῷ, καὶ τὸν τῆς Λήθης ποταμὸν εὖ διαβησόμεθα καὶ τὴν ψυχὴν οὐ μιανθησόμεθα.
E così, o Glaucone, il mito si è salvato e non è andato perduto, e potrebbe salvare anche noi, qualora gli dessimo credito, e attraverseremo bene il fiume del Lete e non ci contamineremo nell’anima».
ἀλλ' ἂν ἐμοὶ πειθώμεθα, νομίζοντες ἀθάνατον ψυχὴν καὶ δυνατὴν πάντα μὲν κακὰ ἀνέχεσθαι, πάντα δὲ ἀγαθά, τῆς ἄνω ὁδοῦ ἀεὶ ἑξόμεθα καὶ δικαιοσύνην μετὰ φρονήσεως παντὶ τρόπῳ ἐπιτηδεύσομεν, ἵνα καὶ ἡμῖν αὐτοῖς φίλοι ὦμεν καὶ τοῖς θεοῖς, αὐτοῦ τε μένοντες ἐνθάδε, καὶ ἐπειδὰν τὰ ἆθλα [d] αὐτῆς κομιζώμεθα, ὥσπερ οἱ νικηφόροι περιαγειρόμενοι, καὶ ἐνθάδε καὶ ἐν τῇ χιλιέτει πορείᾳ, ἣν διεληλύθαμεν, εὖ πράττωμεν.
«Ma qualora dessimo credito a me, ritenendo l’anima immortale e capace di sopportare tutti i mali e tutti beni, terremo sempre la via verso l’alto e praticheremo in ogni modo la giustizia unita a prudenza, per essere amici sia di noi stessi sia degli dèi, sia mentre rimaniamo qui in questo luogo sia dopo che riportassimo i premi di quel viaggio, come i vincitori quando fanno il giro in trionfo, e per stare bene sia qui sia nel cammino millenario che abbiamo percorso nella narrazione».
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