domenica 17 novembre 2024

Euripide, Baccanti – Introduzione di Dodds – 1 – Maturità 2025

 

Per il commento ho ampiamente attinto a quello di E. R. Dodds del 1960 per la Oxford University Press, del quale riporto l’introduzione da me tradotta e sfrondata delle note più tecniche (al solo scopo di velocizzare la lettura dell’originale inglese, che comunque è piuttosto comprensibile).


E.R. DODDS

BACCHAE – seconda edizione

pubblicata con introduzione e commento

INTRODUZIONE

Diversamente da molte tragedie greche le Baccanti sono un dramma che riguarda un evento storico – l’introduzione in Grecia di una nuova religione1. Quando Euripide scriveva, gli eventi si svolgevano in un lontano passato, e la memoria di ciò sopravviveva solo in forma mitica; la nuova religione già da tempo si era acclimatata ed era stata accettata come parte della vita greca. Ma era ancora l’espressione di una attitudine religiosa, e il ricordo di un’esperienza religiosa, diversa da qualunque cosa comportasse il culto dei tradizionali dèi olimpici; e le forze liberate e incarnate dal movimento originale erano attive in altre forme nell’Atene dei giorni di Euripide. Se vogliamo capire questo dramma, dobbiamo prima di tutto conoscere qualcosa sulla religione dionisiaca – lo scopo di alcuni dei suoi riti, il significato di alcuni dei suoi miti, e le forme che assunse al tempo di Euripide. Le opinioni discordanti dei critici del diciannovesimo secolo dovrebbero metterci in guardia sul fatto che se tentiamo di afferrare il pensiero del poeta con un attacco frontale, senza riguardo per il retroterra contemporaneo, saremo alla mercé dei pregiudizi nostri o altrui.

1 Le caratteristiche del culto dionisiaco sono così differenti da quelle della maggior parte degli altri culti greci che possiamo a buon diritto parlarne in questi termini. Però nella sua forma greca non fu mai una ‘religione’ separata nel senso che escludeva altri culti.

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