Ἄρεώς τε μοῖραν μεταλαβὼν ἔχει τινά·
στρατὸν γὰρ ἐν ὅπλοις ὄντα κἀπὶ τάξεσιν
φόβος διεπτόησε πρὶν λόγχης θιγεῖν·
μανία δὲ καὶ τοῦτ' ἐστὶ Διονύσου πάρα.1 305
1 302-305: «E ha preso anche una parte di Ares: / e così un esercito in armi e schierato / lo getta nel panico la paura prima di toccare lancia; / anche questa è follia che proviene da Dioniso».
302 – Ἄρεώς τε μοῖραν: questa affermazione è spiegata nei due versi che seguono, in quanto Dioniso è capace di infondere il panico in un esercito armato e disciplinato. C’è chi ha pensato che Dioniso fosse in origine un dio della guerra, ma ciò che qui si intende è un tipo speciale di ppanico, cioè il collasso morale e fisico di coloro che tentano di resistere con mezzi normali alla furia del dell’adoratore posseduto. Inoltre i versi potrebbero essere una preparazione della situazione dei vv. 761-764, dove il primo messaggero racconta dell’assalto delle baccanti ai villaggi, senza che gli uomini potessero difendersi.
– μεταλαβὼν ἔχει: schema Sophocleum, vedi nota al v. 53.
– μεταλαβὼν: participio aoristo di μεταλαμβάνω.
304 – θιγεῖν: infinito aoristo di θιγγάνω.
305 – μανία δὲ καὶ τοῦτ' ἐστὶ: la prima è, come abbiamo visto, quella profetica. – πάρα: anastrofe con baritonesi.
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