giovedì 12 settembre 2024

Seneca, Epistulae, 36

 

 4. quemadmodum omnibus annis studere honestum est, ita non omnibus institui. Turpis et ridicula res est elementarius senex: iuveni parandum, seni utendum est.

 «4. Come è onorevole per tutte le età studiare, così non lo è per tutte fare i compiti. È una cosa vergognosa e ridicola un vecchio che è alle prese con l’alfabeto: un ragazzo deve prepararsi, un vecchio deve mettere a frutto».

  5. In mores fortuna ius non habet.

  «5. La fortuna non ha diritti nei confronti dei costumi».

 11. Aequo animo debet rediturus exire. Observa orbem rerum in se remeantium: videbis nihil in hoc mundo exstingui sed vicibus descendere ac surgere.

 «11. Con tranquillità deve uscire dalla vita chi è destinato a ritornare. Osserva il ciclo degli eventi che ritornano in se stesse: vedrai che niente in questo mondo si estingue ma a turni tramonta e sorge».

 12. …nec infantes [nec] pueros nec mente lapsos timere mortem et esse turpissimum si eam securitatem nobis ratio non praestat ad quam stultitia perducit.

 «12. (cioè che) né gli infanti né i bambini né i deboli di senno temono la morte ed è vergognosissimo se la ragione non ci fornisce quella serenità alla quale ci conduce la stoltezza».

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