sabato 2 novembre 2024

Euripide, Baccanti – terzo stasimo: vv. 902-911 – testo e traduzione – Maturità 2025

 

[ἐπ.

εὐδαίμων μὲν ὃς ἐκ θαλάσσας

ἔφυγε χεῖμα, λιμένα δ' ἔκιχεν·

εὐδαίμων δ' ὃς ὕπερθε μόχθων

ἐγένεθ'· ἕτερᾳ δ' ἕτερος ἕτερον          905

ὄλβῳ καὶ δυνάμει παρῆλθεν.

[epodo]

Felice chi alla tempesta
del mare è sfuggito, e ha raggiunto il porto;
felice chi si è trovato al di sopra degli
affanni; uno supera un altro in vari modi
per prosperità e potenza.

μυρίαι δ' ἔτι μυρίοις

εἰσὶν ἐλπίδες· αἱ μὲν

τελευτῶσιν ἐν ὄλβῳ

βροτοῖς, αἱ δ' ἀπέβασαν·

τὸ δὲ κατ' ἦμαρ ὅτῳ βίοτος                    910

εὐδαίμων, μακαρίζω.

Inoltre innumerevoli per innumerevoli
sono le speranze: alcune
si compiono in prosperità
per i mortali, altre svaniscono;
colui per il quale la vita giorno per giorno
è felice, io considero beato.

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