sabato 28 settembre 2024

Summum ius summa iniuria

 

 Gli ultimi provvedimenti legislativi mi sembrano comunicare l’intenzione di frenare alcuni reati inasprendo le pene. A parte il fatto che io non sono contento quando puniscono uno dopo che mi ha derubato, ma piuttosto quando non vengo derubato, mi sembra che non sia produttivo agire sull’onda delle emozioni.

 A tal proposito mi sembra interessante quanto dice Cicerone (De officiis, 89), che non era certo un sedizioso rivoluzionario:

Cavendum est etiam ne maior poena quam culpa sit et ne isdem de causis alii plectantur, alii ne appellentur quidem. prohibenda autem maxime est ira puniendo; numquam enim iratus qui accedet ad poenam mediocritatem illam tenebit, quae est inter nimium et parum, quae placet Peripateticis et recte placet, modo ne laudarent iracundiam et dicerent utiliter a natura datam. Illa vero omnibus in rebus repudianda est optandumque, ut ii, qui praesunt rei publicae, legum similes sint, quae ad puniendum non iracundia, sed aequitate ducuntur, «Bisogna anche fare attenzione che la pena non sia maggiore della colpa e che per i medesimi motivi alcuni siano colpiti, altri nemmeno chiamati in causa. Soprattutto deve essere tenuta lontana l’ira nel punire; infatti chi si accinge alla pena in preda all’ira non manterrà mai quella misura, che si trova tra il tropo e il poco, che piace ai Peripatetici e giustamente piace, se solo non lodassero l’iracondia e dicessero che utilmente è stata data dalla natura. Essa però deve essere ripudiata in tutte le situazioni e bisogna auspicare che coloro che sono a capo dello stato, siano simili alle leggi, le quali sono condotte a punire non dall’ira ma dall’equità».

 Il concetto di misura è stato codificato molto incisivamente da Orazio, un altro non particolarmente avverso al potere (Satire, I, 1, vv. 106-7):

est modus in rebus, sunt certi denique fines,

quos ultra citraque nequit consistere rectum.

«C’è una misura nelle cose, ci sono in fondo dei confini precici, / al di là e al di qua dei quali non può trovarsi il giusto».
 

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