venerdì 13 settembre 2024

Platone, «MITO DELLA CAVERNA» – 1° parte – traduzione

 Siamo all’inizio del libro VII della Repubblica e Socrate, che sta parlando, si rivolge al suo interlocutore Glaucone. Il mito è tutta una similitudine della condizione umana.


514a-b

 [a] μετὰ ταῦτα δή, εἶπον, ἀπείκασον τοιούτῳ πάθει τὴν ἡμετέραν φύσιν παιδείας τε πέρι καὶ ἀπαιδευσίας. «Dopo di che, dissi, assomiglia a una condizione siffatta la nostra natura a proposito di conoscenza e ignoranza».

 ἰδὲ γὰρ ἀνθρώπους οἷον ἐν καταγείῳ οἰκήσει σπηλαιώδει, ἀναπεπταμένην πρὸς τὸ φῶς τὴν εἴσοδον ἐχούσῃ  μακρὰν παρὰ πᾶν τὸ σπήλαιον, ἐν ταύτῃ ἐκ παίδων ὄντας ἐν δεσμοῖς καὶ τὰ σκέλη καὶ τοὺς αὐχένας, «Guarda infatti degli uomini come  in una  dimora sotterranea simile a una caverna, con l’entrata aperta alla luce grande lungo tutto l’antro, che si trovano in questa fin da bambini in catene nelle gambe e nei colli»,

 ὥστε μένειν τε αὐτοὺς εἴς τε τὸ [b] πρόσθεν μόνον ὁρᾶν, κύκλῳ δὲ τὰς κεφαλὰς ὑπὸ τοῦ δεσμοῦ ἀδυνάτους περιάγειν, φῶς δὲ αὐτοῖς πυρὸς ἄνωθεν καὶ πόρρωθεν καόμενον ὄπισθεν αὐτῶν, μεταξὺ δὲ τοῦ πυρὸς καὶ τῶν δεσμωτῶν ἐπάνω ὁδόν, παρ᾽ ἣν ἰδὲ τειχίον παρῳκοδομημένον, ὥσπερ τοῖς θαυματοποιοῖς πρὸ τῶν ἀνθρώπων πρόκειται τὰ παραφράγματα, ὑπὲρ ὧν τὰ θαύματα δεικνύασιν, «così da stare fermi e da guardare solo davanti incapaci di muovere in giro le teste a causa della catena, poi che la luce di un fuoco bruci per loro dall’alto e da lontano dietro di loro, e una strada, tra il fuoco e i prigionieri, in alto, lungo la quale ecco un muretto costruito, come per i giocolieri davanti agli uomini si trovano dei parapetti, sopra i quali mostrano gli spettacoli».

 ὁρῶ, ἔφη, «Vedo, disse».

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