Continua il discorso di Medea
Svanita la fede dei giuramenti, e non riesco a capire
se pensi che gli dèi di un tempo non comandino più
o che per gli uomini siano ora in vigore nuove norme,
495 giacché sei consapevole di non rispettare i giuramenti verso di me.
Ahi mano destra, che tu molte volte prendevi,
e queste ginocchia, come invano siamo state toccate
da un uomo cattivo, e fallimmo le speranze.
Su, comunicherò con te come se fossi un amico
500 (quale beneficio credendo di avere da te?
comunque lo farò, interrogato infatti apparirai più turpe);
dove posso rivolgermi ora? alla casa del padre,
dopo aver tradito la quale, e anche la patria, sono giunta qua?
o alle disgraziate Peliadi? Bene in effetti
505 mi accoglierebbero in casa esse, il cui padre uccisi!
È così infatti: ai cari di casa
sono diventata odiosa, mentre coloro che sarebbe stato necessario
che non trattassi male, per te li ho resi nemici.
Certamente per molte Greche mi hai
510 reso felice in cambio di queste cose; in te ho
uno sposo meraviglioso e fedele, io disgraziata,
se andrò in esilio cacciata da questa terra,
priva di amici, sola con i soli figli;
bella onta per il novello sposo,
515 che vadano in giro mendichi i figli e io che ti salvai.
Oh Zeus, perché dell’oro che sia falso
hai fornito agli esseri umani chiari indizi,
mentre nessun marchio è connaturato al corpo
con cui riconoscere quello malvagio?
520 Co. Terribile è l’ira e incurabile,
quando i cari intrecciano una contesa con i cari.
Nessun commento:
Posta un commento